In questa guida spieghiamo cosa sono le notifiche push e come funzionano
Sicuramente sarai anche tu un appassionato di smartphone, e sicuramente ti sarà già capitato di utilizzare il tuo cellulare per l’installazione delle applicazioni più disparate, da quelle sportive fino ad arrivare alle applicazioni per lo streaming musicale, lo shopping e le mappe della città. Inoltre, ti sarà anche capitato di ricevere delle notifiche particolari, gestite non tramite l’applicazione ma il dispositivo stesso, comparse sulla home del tuo smartphone all’improvviso. Quelle sono le notifiche push, degli alert che hanno lo scopo di avvicinare sempre di più l’utente all’informazione, migliorando la sua esperienza di consumo e facilitando la sua fidelizzazione ad un marchio o ad un servizio. Chiaramente esistono diverse tipologie di push notification, ognuna delle quali ha un suo determinato scopo, per comprendere meglio di cosa stiamo parlando, oggi scopriremo cosa sono le notifiche push e come funzionano.
Indice
Cosa Sono le Notifiche Push
Le notifiche push sono alert che arrivano sullo schermo dello smartphone senza passare da un’applicazione, dato che vengono inviate direttamente da un web service sulla home del dispositivo. Risulta essere molto probabile che ti sia già capitato di vederne una, per esempio, se utilizzi Google Maps, oppure una delle tante applicazioni per lo shopping online. In realtà, oggi quasi tutte le applicazioni sfruttano le push notification per aumentare la user experience delle persone, questo strumento, infatti, è diventato un veicolo informativo e di mobile marketing oramai quasi indispensabile per le strategie delle aziende. Poi, naturalmente, non ci sono limiti ai possibili usi di una notifica push, trattandosi di un breve messaggio di testo, potrebbe contenere qualsiasi tipo di informazione, dalla pubblicità inerente ad una promozione, fino ad arrivare ad un messaggio sulla viabilità stradale.
Come Funzionano le Notifiche Push
Il funzionamento tecnico è abbastanza semplice. In pratica, un server web invia questo messaggio direttamente sul nostro cellulare, senza passare da una nostra eventuale approvazione o dal download dei dati, notifica pull. Come risulta essere ovvio che sia, una notifica push deve prima essere consentita, ciò è possibile farlo scaricando le applicazioni e autorizzandole ad inviarci le push notification. Vediamo quando arrivano queste notifiche. Dipende dalla tipologia di servizio che le invia, alle volte serve che l’applicazione responsabile della notifica sia online o comunque aperta in background, mentre altre volte basta avere semplicemente autorizzato l’accesso delle notifiche. Per esempio, Google invia le notifiche push quando siamo connessi al nostro profilo. Naturalmente, per ottenere le notifiche push è indispensabile avere la connessione Internet attiva sul cellulare.
Tipologie di Notifiche Push
Come detto, in realtà le notifiche push sono tutte uguali da un punto di vista tecnico, dato che si tratta di brevi messaggi di testo inviati sullo smartphone. Va comunque detto che, se analizziamo la questione da un punto di vista di User Experience o di marketing, è possibile distinguere almeno due tipologie di push notification. La prima è la notifica push prettamente informativa, in questo caso il messaggio veicolato dall’alert non ha scopo promozionale, dato che ha l’obiettivo di aggiornare l’utente fornendogli delle informazioni utili. Per farti un esempio, alcune applicazioni navigatore potrebbero inviarti delle notifiche push sulla viabilità stradale e sul traffico. Altre notifiche di questo tipo potrebbero comunicarti l’accesso al tuo conto bancario da parte di qualcuno. Come vedi, questo tipo di push notification sono estremamente utili per l’utente che le riceve.
La seconda tipologia di notifica push è la notifica promozionale o di coinvolgimento, alcune volte si tratta di pubblicità inviate tramite alert, come per esempio la presenza di un prodotto in sconto. In altri casi, invece, si tratta di notifiche push che mirano a coinvolgere l’utente, indirizzandolo verso una certa azione, per esempio la partecipazione ad un evento. C’è da sottolineare che, a differenza degli SMS, le push notification sfruttano la geolocalizzazione dello smartphone e consentono alle aziende di inviare notifiche personalizzate, nel caso degli sconti o degli inviti agli eventi, non è raro che si attivino solo sugli smartphone che si trovano nelle vicinanze di quel negozio o evento. In pratica, le notifiche push affinano il concetto di engagement e mirano a coinvolgere l’utente in modo più proficuo, cercando di offrirgli qualcosa che possa interessarlo davvero.
Struttura di una Notifica Push
Ogni notifica push è composta da tre elementi base, c’è ovviamente il testo, ma sono anche presenti un titolo e un’icona. Il titolo viene utilizzato per indicare il mittente della notifica, mentre l’icona è a sua volta uno strumento per segnalare chi ha inviato la notifica push. Inoltre, accanto al titolo viene anche segnalato l’orario di invio dell’alert. Su iPhone le notifiche possono essere remote o locali, le prime vengono spedite dai server Apple e dunque non richiedono l’apertura delle applicazioni, mentre le seconde vengono inviate dalle applicazioni stesse, che devono essere necessariamente attive.