In questa guida spieghiamo come fare un reclamo Fastweb.
Se siete dei clienti insoddisfatti, è importante sapere cosa fare per inoltrare un reclamo a Fastweb. Iniziamo con il dire che l’operatore telefonico mette a disposizione due canali per inviare la segnalazione. Il primo è rappresentato dalla pagina MyFASTpage, l’area clienti del sito Fastweb mentre il secondo prevede l’invio di un modulo tramite raccomandata. Si sceglie di agire tramite la rete, non si deve fare altro che andare sul sito ufficiale, registrarsi e poi seguire tutte le indicazioni presenti nella pagina indicato in precedenza. Nel caso, poi, tutto sia stato fatto in modo corretto, si riceverà una mail di conferma e riepilogo. Successivamente, poi, verrà spedita anche una comunicazione ufficiale nel momento in cui la pratica sarà presa in considerazione dall’operatore.
Per chi, invece, preferisce spedire il modulo di reclamo Fastweb, dopo averlo scaricato da questa pagina, è necessario compilarlo con attenzione in tutte le sue parti. In modo particolare devono essere messe in evidenza alcuni parti fondamentali. La prima è rappresentata dai dati del cliente, ossia l’intestatario della linea telefonica. Dopo, è fondamentale mettere in evidenza i motivi che sono alla base del reclamo stesso, specificando i particolari con molta attenzione. Il documento si chiude, ovviamente, con data e firma.
Una volta compilato, poi, deve essere spedito tramite raccomandata all’indirizzo CASELLA POSTALE 126 – 20092, CINISELLO BALSAMO (MI). Ovviamente i tempi di risposta non sono immediati. Il che significa che l’azienda prevede 45 giorni dal momento dell’invio per elaborare le pratiche. Un’eccezione è rappresentata dalla portabilità del numero, per cui sono richiesti 30 giorni. Nel caso, poi, il reclamo sia accolto da Fastweb, l’azienda provvederà a contattare il cliente direttamente e a fornire tutte le indicazioni per la soluzione del problema.
Fino a questo punto, dunque, abbiamo preso in considerazione i passi da compiere con tanto di soluzione finale positiva. Vediamo cosa fare, però, nel caso in cui non si sia ancora ricevuta una risposta al termine del tempo stabilito, oppure non si sia soddisfatti del risultato ottenuto. In questo caso ci si deve rivolgere alle Associazioni dei Consumatori con lo scopo di presentare una domanda di Conciliazione. La richiesta, poi, viene presa in considerazione e esaminata da una Commissione di Conciliazione Paritetica formata da un conciliatore di Fastweb e uno scelto dall’associazione. Nel caso, poi, non sappiate a chi rivolgersi per dare il via a questo procedimento, le associazioni a cui fare riferimento sono Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Arco, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori Acli, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.
Oltre alle Associazioni Consumatori, però, è possibile rivolgersi anche all’ufficio del Co.Re.Com, Comitati Regionali per le Comunicazioni. In questo caso la procedura di reclamo segue quanto riportato nell’articolo 1 comma 11 della legge 249/1997. Il che significa, in sostanza, che è fondamentale la compilazione del formulario UG. Questo, poi, deve essere sottoposto all’attenzione del Co.Re.Com competente nel proprio territorio. Fatto questo, poi, si dovranno aspettare trenta giorni per sperare di ottenere i risultati desiderati.
Anche in questo caso, però, la soluzione potrebbe non arrivare. In questo caso è possibile fare ricorso al Giudice di Pace che opera sul proprio territorio. In questo caso si devono presentare due copie di tutta la documentazione prodotta fino a questo momento, tra cui anche la raccomandata iniziale e il modulo di conciliazione.
Come ultimo passo, poi, è prevista anche la possibilità di rivolgersi Autorità Garante delle Comunicazioni. In questo caso, però, non si lavorerà per trovare la soluzione al proprio problema ma, molto semplicemente, si segnalerà l’eventuale comportamento scorretto tenuto dalla compagnia. In questo modo, infatti, sarà lo stesso AgCom intervenire direttamente e, magari, scegliere di sanzionare l’azienda.