In questa guida spieghiamo come cambiare operatore telefonico.
In effetti, non c’è arte moderna che si padroneggia meglio di questa, applicandola indifferentemente sia allo smartphone sia alla linea fissa di casa. Senza dimenticare, ovviamente, i tablet. Tra tanti esperti, però, è ancora possibile imbattersi in un gruppo di incerti che, causa dubbi e mancate conoscenze, rimangono utilizzatori di un solo gestore, nonostante offerte più appetibili e vantaggiose. A tutti loro diciamo che non c’è nulla di misterioso o poco complicato in questo tipo di cambiamento e che, per dimostrarlo, questa guida spiegherà esattamente cosa e come fare.
Iniziamo con il chiarire due punti fondamentali che causano gli interrogativi maggiori e inducono a desistere. Si tratta del mantenimento del numero di telefono e del credito ancora non consumato. Per quanto riguarda il primo elemento, sono molti i fattori per cui non si desidera cambiare il numero. Tra tutti spicca il fastidio di memorizzarne uno nuovo e di darlo a tutte le proprie conoscenze. Per non parlare, poi, della difficoltà che comporterebbe nel caso di un cellulare aziendale o di una linea utilizzata per motivi professionali. Detto questo, vogliamo tranquillizzare affermando che è possibile portare a termine il cambiamento di operatore mantenendo il proprio numero e, ovviamente, anche il credito residuo. Per fare questo basta recarsi in uno dei centri abilitati dell’operatore scelto portando la carta di credito, il codice fiscale e la SIM attuale. Con l’aiuto di uno dei commessi sarà possibile individuare anche il piano tariffario migliore per le proprie esigenze. Una volta consegnata tutta la documentazione, dovrà essere compilata la domanda per il cambio e firmato il contratto con il nuovo gestore. A quel punto bisognerà attendere un normale lasso di tempo, più o meno cinque giorni, perché sia attivato il tutto. Nel frattempo, però, vediamo cosa fare se si desidera continuare a utilizzare il cellulare. Tenete presente che non dovrete subire inconvenienti, visto che la vecchia SIM non sarà disattivata fino a che il contratto con il nuovo gestore non diventa effettivo. In alternativa, poi, è possibile utilizzare la nuova scheda con un numero temporaneo.
A questo punto, però, sorge un’altra domanda, quella relativa a quando è possibile sapere esattamente se tutto è andato a buon fine. A dirlo sarà lo stesso operatore che invierà un Sms relativo all’inizio del servizio. La nuova scheda sarà a tutti gli effetti attiva con il vecchio numero e il credito sommato.
Fino a questo momento abbiamo parlato della possibilità di cambiare gestore per una linea mobile, ma è possibile ottenere lo stesso risultato anche per il fisso. In questo caso si dovrà prendere nota del numero del nuovo operatore, chiamarlo e seguire tutto il percorso di selezione attraverso la voce registrata. Alla fine arriverete a parlare con un operatore per discutere direttamente la possibilità di creare un nuovo contratto. L’aspetto più importante di questo passaggio è l’individuazione di un piano tariffario adeguato alle proprie effettive esigenze. Il che significa, per quanto riguarda la linea fissa, essere consapevoli di quanto si utilizza Internet e del numero di chiamate in uscita effettuate al mese. Questo per un semplice motivo, ogni gestore offre un numero quasi infinito di possibilità e alcune di esse sembrano allettare soprattutto con la formula all inclusive. In realtà si tratta di un vantaggio per alcuni, ma potrebbe essere una spesa inutile per altri. Come detto, molto dipende dall’uso che si fa del telefono della linea ADSL. Una volta individuata l’offerta migliore, si potrà concludere la prima parte di questo contratto accettando di essere registrato telefonicamente mentre si conferma la volontà di abbonarsi con la nuova azienda, senza dimenticare la portabilità del numero vecchio. Chiusa questa fase, il nuovo gestore invierà a casa un modulo da compilare in tutte le sue parti e da rispedire per terminare la pratica. Inoltre non dovrete preoccuparvi di contattare il vecchio operatore per informarlo, visto che questo compito verrà svolto dal nuovo gestore.
Anche in questo caso i dubbi maggiori potrebbero riguardare il mantenimento o l’assenza della linea durante tutta l’attività di migrazione. In realtà il problema non è presente, poiché il vecchio gestore dovrà fornire il servizio fino a quando la nuova linea con il vecchio numero non sarà attivata. Ricordate, però, che la disattivazione potrebbe richiede un pagamento variabile in base all’operatore. La cifra potrebbe variare dai 40 ai 100 euro. Non è previsto un costo aggiuntivo, invece, se il cambiamento avviene di pari passo con il termine naturale dell’abbonamento.
Cambiare operatore telefonico è quindi molto semplice.