In questa guida spieghiamo come fare un reclamo Tre.
Ovviamente, prima di procedere, è fondamentale avere le prove per stabilire e dimostrare l’inesattezza della cifra riportata nella bolletta che si vuole contestare. Nel caso, dunque, si abbia questa sicurezza, è possibile utilizzare uno dei vari canali messi a disposizione da Tre. In modo particolare si fa riferimento al contatto telefonico, al fax, al sito Internet e alla raccomandata.
Per quanto riguarda la prima possibilità, si può contattare direttamente l’assistenza clienti tramite il numero 133 o il numero 139. Per quanto riguarda il fax, invece, si utilizza il numero 800179600, nel caso di privati, e il numero 800179800, nel caso di clienti business. I più esperti di tecnologia, poi, possono usufruire del servizio online disponibile sul sito ufficiale Tre. In questo caso il primo passo è rappresentato dall’accessi all’area riservata, possibile dopo avere effettuato la registrazione, seguito dalla compilazione del modulo presente nella sezione contattaci.
Se, invece, non si ha troppo fiducia nelle comunicazioni online, almeno per quanto riguarda quelle più importanti, allora è il caso di fare ricordo utilizzare la raccomandata. L’indirizzo da annotare è Casella postale 133 – 00173 Cinecittà e il modello da utilizzare è disponibile in questa pagina. Ovviamente i motivi per inviare un reclamo nei confronti di Tre possono essere molti. Alcuni di questi sono rappresentati da una bolletta eccessivamente alta, oppure dalle prestazioni della linea ADSL che non corrispondono ai parametri stabiliti in fase di contratto. Qualunque sia il motivo che porta a una segnalazione e, soprattutto, qualunque canale si sia scelto per effettuarla, l’elemento essenziale è rappresentato soprattutto da una comunicazione mirata e particolareggiata del problema. In questo modo, infatti, il gestore Tre avrà maggiori possibilità per valutare con chiarezza il problema. Lo stesso discorso vale anche per la compilazione del modulo messo a disposizione dal gestore nella pagina ufficiale.
A questo punto, una volta inviato il tutto, Tre garantisce di rispondere quanto prima o nei termini stabiliti, ossia entro 45 giorni dal momento in cui è stato ricevuto il reclamo. Se, invece, il problema riscontrato risulta essere più grave, il gestore si impegna a comunicare la situazione al diretto interessato, stabilendo una data precisa entro cui definire e risolvere l’inconveniente. Oltre a questo, poi, Tre si mette a disposizione anche per stabilire degli indennizzi nel caso di alcuni ritardi. Per esempio, si fa riferimento al ritardo nell’attivazione dei servizi di base, per quanto riguarda la linea telefonica. In questo caso si prevede un indennizzo di due euro al giorno fino a un massimo di sessanta. Per quanto riguarda, invece, il ritardo nella sospensione o nella cessazione del servizio, è possibile ricevere un indennizzo di un euro al giorno, sempre per un massimo di sessanta euro. Per finire, poi, davanti al mancato funzionamento dei servizi base, Tre si impegna a attribuire un rimborso di 10 euro.
Fino a questo punto abbiamo considerato la situazione in cui alla comunicazione del cliente segue un’azione immediata dell’operatore. In caso contrario, però, ossia quando l’azienda non risponde oppure non soddisfa le aspettative, allora è possibile ricorrere a una Associazione Consumatori per avviare una pratica di conciliazione. Il procedimento ha inizio nel momento in cui l’associazione scelta invia la segnalazione a Tre. Fatto questo, poi, la comunicazione viene presa in considerazione da una commissione specifica composta da due elementi, un Conciliatore scelto da Tre e un altro che rappresenta l’Associazione. Le Associazioni di Consumatori disponibili ad aiutare nella conciliazione paritetica sono Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Arco, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori Acli, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.
Oltre alle Associazioni Consumatori, però, è possibile rivolgersi anche all’ufficio del Co.Re.Com, Comitati Regionali per le Comunicazioni. In questo caso la procedura di reclamo segue quanto riportato nell’articolo 1 comma 11 della legge 249/1997. Il che significa, in sostanza, che è fondamentale la compilazione del formulario UG. Questo, poi, deve essere sottoposto all’attenzione del Co.Re.Com competente nel proprio territorio. Fatto questo, poi, si dovranno aspettare trenta giorni per sperare di ottenere i risultati desiderati. Nel caso questo non accadesse e il termine arrivasse senza avere segnale da parte dell’operatore, allora è la volta di rivolgersi al Giudice di Pace che opera sul proprio territorio.
Per avviare questa procedura è necessario presentare all’ufficio preposto tutta la documentazione raccolta dall’inizio e modulo di conciliazione stragiudiziale presso il Giudice di Pace. Come ultima spiaggia, poi, non bisogna dimenticare anche la possibilità di rivolgersi all’Autorità Garante delle Comunicazioni compilando il Modello D. In questo modo si pone l’attenzione sul comportamento dell’azienda che può essere sanzionata dall’autorità come la legge prevede.