In questa guida spieghiamo come fare un reclamo Wind.
Nel momento in cui si firma un contratto con un determinato operatore telefonico, si sottoscrivono anche quelle clausole che hanno il compito di regolare casi di inadempienza da parte dell’azienda, davanti ai quali il cliente può inoltrare reclamo e richiesta di indennizzo. In questo caso specifico, ci occuperemo di mettere in evidenza tutte le casistiche e le tempistiche necessarie per inoltrare un reclamo Wind.
Iniziamo con il dire che le problematiche che riguardano il regolare funzionamento della linea telefonica possono essere comunicate in vari modi. Il primo è rappresentato dal reclamo telefonico, facendo riferimento al numero verde 155 o al 1928. Si tratta di un servizio gratuito per i cellulari Wind, i fissi Infostrada e Telecom Italia. Inoltre è attivo sette giorni su sette dalle ore 8.00 alle 20.00. Se, invece, volete utilizzare il fax, tenete presente che questo tipo di servizio è disponibile solo per chi ha la partita IVA. Il numero da utilizzare è 800901928.
Sempre più utilizzata, ovviamente, è la rete. In questo caso specifico, poi, si può accedere all’Area Clienti sul sito Wind. Se, poi, si desidera inviare una mail, si deve utilizzare l’indirizzo di posta Servizio_Clienti_Wind-Infostrada@155.it. Chiudiamo con la possibilità di inoltrare un reclamo attraverso un vecchio sistema, in forma scritta e tramite posta tradizionale. Nello specifico bisogna inviare una raccomandata all’indirizzo WIND TELECOMUNICAZIONI SPA – Ufficio Reclami Casella Postale 14155 – Ufficio Postale Milano 65 20152 MILANO.
Nel caso dei reclami scritti, però, per fare in modo che risultino effettivamente efficaci, bisogna rispettare alcune regole relativamente alla forma. Per iniziare, è essenziale che venga indicato con chiarezza il problema riscontrato dal cliente. Oltre a questo, poi, non devono mancare alcuni dati fondamentali come il nome e il cognome del titolare della linea interessata, il numero di telefono, la data in cui ha iniziato a verificarsi il problema e la località in cui ci si trova. Per scrivere il documento è possibile utilizzare questo modello di reclamo Wind.
Qualunque tipo di reclamo sarà dotato di un codice identificativo e Wind si impegnerà a rispondere quanto prima. Le tempistiche migliori, anzi immediate, sono previste solamente in caso di contatto telefonico. Lo stesso, però non si può dire per i reclami scritti, che sono presi in considerazione entro 45 giorni dalla data in cui vengono ricevuti. Un caso a parte, poi, sono considerati i reclami per quanto riguardano gli importi eccessivi addebitati sulla bolletta. In questo caso il cliente deve spedire il reclamo a Wind entro 45 giorni dalla data di emissione della fattura contestata. Fatto questo, l’operatore sospende l’attribuzione di qualsiasi mora fino a quando non si ha un esito conclusivo. Se il reclamo è respinto, il cliente si trova nella condizione di dovere pagare l’indennità di mora dalla data di scadenza mostrata all’interno della fattura.
Detto questo, adesso vediamo le casistiche in cui è previsto un indennizzo economico e, soprattutto, a quanto ammonta. Prendendo in considerazione proprio la Carta dei Servizi Wind, in caso di ritardo nell’attivazione o durante un trasloco di linea, di una sospensione o cessazione di un servizio senza i dovuti presupposti di legge e di un certo preavviso, i clienti hanno il diritto di essere risarciti di 2 euro al giorno, fino a arrivare alla cifra massima di 100 euro. L’indennizzo, invece, non sarà considerato per ritardi o disservizi causati dal cliente o per motivi di forza maggiore che esulano dalla volontà dell’operatore. Allo stesso modo non ci si deve aspettare un risarcimento per ritardi che sono stati preventivamente annunciati dal gestore. Un caso a parte, comunque, può essere considerato il ritardo nella portabilità di un determinato numero telefonico. In questo caso, infatti, scatta un indennizzo pari a 2,50 al giorno fino al raggiungimento massimo di 50 euro. Il ritardo, però, deve essere contato dal terzo giorno lavorativo successivo alla data di attivazione comunicata da Wind. Bisogna tenere conto, poi, che gli indennizzi sono attribuiti al cliente sotto diverse forme, con assegni, credito telefonico o carte prepagate.
Fino a questo momento si è partiti dal presupposto che il reclamo riceva una risposta soddisfacente da parte dell’azienda. Non sono rari, però, i casi in cui questo non accade e ci si trova nella condizione di dover agiree attraverso delle strade alternative. Così, nel caso in cui un cliente non si senta soddisfatto della risposta ottenuta da Wind, può sempre rivolgersi alle associazioni dei consumatori per presentare una domanda di conciliazione. Nel momento in cui questa viene inviata dall’associazione alla Wind, la procedura è attivata. Come passo successivo, la richiesta è presa in considerazione dalla Commissione di Conciliazione Paritetica, formata da un Conciliatore interno all’azienda telefonica e un Conciliatore dell’Associazione scelta. Per quanto riguarda, invece, le associazioni consumatori cui far riferimento sono Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Arco, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori Acli, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.
Se, però, non si desidera fare riferimento all’Associazione dei Consumatori, è possibile rivolgersi al Co.Re.Com, Comitati Regionali per le Comunicazioni, della propria regione di appartenenza. Anche in questo caso si deve avviare la pratica di conciliazione andando a compilare il Formulario UG. Fatto questo, poi, si dovranno aspettare trenta giorni per sperare di ottenere i risultati desiderati. Nel caso questo non accadesse e il termine arrivasse senza avere segnale da parte dell’operatore, allora è la volta di rivolgersi al Giudice di Pace che opera sul proprio territorio.
Per avviare questa procedura è necessario presentare all’ufficio preposto tutta la documentazione raccolta dall’inizio e modulo di conciliazione stragiudiziale presso il Giudice di Pace. Come ultima spiaggia, poi, non bisogna dimenticare anche la possibilità di rivolgersi all’Autorità Garante delle Comunicazioni compilando il Modello D. In questo modo si pone l’attenzione sul comportamento dell’azienda che può essere sanzionata dall’autorità come la legge prevede.